lunedì 15 novembre 2010

Galapagos-OS Giant-Turtle e Little-Bird

Come reinstallare un computer utente

All'interno di Galapagos-little-bird è possibile eseguire tutti i passi per:
  1. recuperare i dati dell'utente salvandoli all'interno di qualsiasi share di rete o direttamente sul desktop virtuale di little-bird;
  2. reinstallare una immagine del computer con clonezilla;
  3. copiare di nuovo i dati utente nella nuova installazione.
Tutto questo senza avere la necessità di effettuare alcun reboot ne di doversi portare appresso dischi di avvio o configurazione.

AVVERTENZA: Normalmente il disco rigido C: equivale in linux al dispositivo sda1 se del tipo scsi oppure hda1 se del tipo ide.

 

Come avviare il boot remoto

Normalmente è necessario premere il tasto F12 all'avvio, in altri computer il tasto F8 e selezionare l'avvio da rete.

Recuperare i dati dell'utente

Cliccare sull'icona del Computer ed aprire il disco rigido, selezionare a seconda del sistema operativo dell'utente la directory /Documents ans Settings/ e scegliere la directory dell'utente in questione, ad esempio /Documents ans Settings/rossi.mario
copiare le seguenti cartelle sul desktop di galapagos-little-bird o in qualsiasi altra posizione di rete:
  • Documenti
  • Desktop
  • Preferiti

Installare una immagine del computer

Le immagini create con Clonezilla vengono montate sulla directory /home/partimage. Alcune immagini sono presenti direttamente dentro Little-bird, altre sulla share images del server Atlante. Le immagini presenti su Little-bird verranno tolte quanto prima per una maggiore praticità.

Immagini su Atlante

  • agire con doppio click sull'icona di Clonezilla
  • immettere la password di dominio che vi verrà richiesta;
  • selezionare l'opzione: device-image
  • selezionare samba
  • immettere l'indirizzo ip: 192.168.61.2 oppure atlante
  • immettere dominio del server samba: geniodife
  • immettere un nome utente: administrator
  • immettere la directory su cui verrà salvata o letta l'immagine: /images
  • immettere la password
  • selezionare Beginner
  • selezionare restoredisk
  • selezionare: l'immagine desiderata

Copiare di nuovo i dati utente sul computer

Copiare i file precedentemente salvati:
  • Documenti
  • Desktop
  • Preferiti
in una cartella (Ad esempio: datiutente).
Uscire da little-bird e configurare normalmente la nuova macchina. Sarà necessario riassegnare macchina al dominio, riconfigurare i diritti di amministrazione all'utente e copiare, infine, i file precedente salvati nelle rispettive posizioni.
Purtroppo, dato che stiamo in Windows, occorreranno almeno due reboot.
Entrare con il login dell'utente, (Windows creerà le apposite cartelle)
A questo punto le tre cartelle precedentemente create potranno essere posizionate nella home dell'utente stesso.

Consultare la Guida utente per maggiori informazioni sull'uso di questo software wiki.

Informazioni tecniche


Galapagos, una serie di sistemi operativi che evolgono

* Autore: Piero Proietti
   * wiki: wiki
   * sito: http://galapagos-os.blogspot.com
   * mail: piero.proietti@gmail.com

Come funziona

Il boot remoto è basato su uno standard denominato PXE. Attraverso il server galapagos-giant-turtle è possibile avviare direttamente ogni computer connesso alla rete, indipendentemente del s.o. installato o difetti allo stesso disco rigido.
All'interno del server di boot sono disponibili i seguenti sistemi operativi:
  • galapagos-little-bird
  • pmagic 5.7

Guida per la costruzione

Nota: molte delle informazioni sono state prese da: https://help.ubuntu.com/community/DisklessUbuntuHowto

Modificare gli script di boot

cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.netboot /etc/initransfs/initramfs.conf
cp /boot/vmlinux-'uname -r' /home/geniolinux
cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.netboot /etc/initransfs/initramfs.conf
mkinitramfs -o /home/geniolinux/initrd.img-'uname -r'
mount -t nfs -onolock 10.26.106.111:/nfsroot/galapagos-little-bird /mnt
cp -ax /. /mnt/,
cp -ax /dev/. /mnt/dev/,
cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.local /etc/initransfs/initramfs.conf

tre file di configurazione

Vi sono tre file di configurazioe a cui stare attenti:
  • /etc/network/interfaces
  • /etc/dnsmasq
  • /var/lib/tftpboot/pxeconf/default

interfaces


dnsmasq

# Configuration file for dnsmasq.
# This file is generated from iguana-start
#
port=0
# dhcp-range=eth0, x.x.x.x, y.y.y.y, netmask, proxy, 5m
dhcp-range=eth0, 192.168.0.1, 192.168.0.254, 255.255.255.0, proxy
# Questa funziona con protocollo http
dhcp-match=gpxe,175 # gPXE sends a 175 option.
dhcp-boot=net:#gpxe,undionly.kpxe
dhcp-boot=http://192.168.0.103/gpxe/boot.php
enable-tftp
tftp-root=/var/lib/tftpboot

default.cfg

Questa è una versione semplificata del file di configurazione per PXE default.cfg. Nella versione reale, vi è la possibilità di avviare anche altri sistemi operativi.
UI vesamenu.c32
F1 message.txt
PROMPT 0
MENU DEFAULT Boot_dal_disco_locale
MENU TABMSG  modifica le opzioni di boot,  per maggiori informazioni
MENU AUTOBOOT Il computer verra' avviato automaticamente  in # secondi...
MENU BACKGROUND splash.png
MENU TITLE Galapagos Iguana PXE Boot Menu
MENU COLOR color title 1;37;44 #c0ffffff #00000000 std
LABEL Galapagos little bird
KERNEL  /galapagos-little-bird/vmlinuz-2.6.32-24-generic
INITRD  /galapagos-little-bird/initrd.img-2.6.32-24-generic
APPEND root=/dev/nfs nfsroot=192.168.0.103:/nfsroot/galapagos-little-bird  ip=dhcp rw acpi=linux

comando perl

Questo è un simpatico comando per che permette di modificare in un sol colpo tutte le occorrenze di una stringa con un'altra. E' qui utilizzato per modificare lo script pxelinux.cfg ed impostargli i parametri del boot server.
perl -p -i.bak -e 's/192.168.0.2/192.168.0.111/' /var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg/default 
In sostanza, in questo caso andremo a sostituire al valore 192.168.0.2 impostato per una rete domestica il valore 192.168.0.111, impostato per la rete di Geniodife.

Filosofia

Quello che si sta realizzando, sono delle immagini iso derivate dal sistema operativo Ubuntu 10-10, facilmente installabili su computer reali o virtuali, e che possono essere utilizzate per gesire in toto una rete o recuperare dei pc difettosi.
Tutte le versioni sono caratterizzate da una interfaccia famigliare, customizzata a seconda dell'animale prescelto. Da notare che isla-espanola che è un po' l'ambiente dove nascono e si sviluppano le diverse specie, è l'unica a disporre di un puerto, un approdo di libero accesso su cui è semplice scaricare e prelevare i dati da e per le macchine virtuali.
Tutti i sistemi, anche l'isla, sono poi configurati per una continua rimasterizzazione, scelta filosofica e di progetto.
Le configurazioni sinora realizzate sono:
  • galapagos-big-turtle
Server di boot remoto e wiki di istruzioni
  • galapagos-little-bird
Il little-bird si appoggia alla tartaruga per il trasporto ed il boot, ma una volta avviato si sostiene da solo.

Come nasce Galapagos-OS

Dopo svariati anni di esperienza su sistemi operativi Microsoft, mi sono accostato a Linux pressappoco nel 2000, con colpevole ritardo. Innamoratomi di Knoppix, trovai subito il modo di farmene una propria versione e di fare, quindi, esperienza con distribuzioni derivate da Debian. Passato successivamente ad Ubuntu - dalla prima versione - ho faticato non poco prima di riuscire ad essere produttivo con un computer Linux in ambito lavorativo, tutto purtroppo basato su s.o. server e client Microsoft.
La svolta c'è stata sostanzialmente con il software di virtualizzazione Virtual-box ed il calo dei costi della memoria, che ormai permettono agevolmente di far girare l'ambiente Windows all'interno di una macchina virtuale.
Di natura polemico e quotidianamente alle prese con l'assenza di specifiche tecniche e, spesso anche della più semplice formalizzazione del compito svolto, ho sviluppato negli anni una filosofia evolutiva della programmazione, intanto facciamo un prodotto poi, datolo in pasto all'utente, sarà lui stesso a guidarci ed a farlo convergere.
Funziona! All'inizio può apparire una filosofia suicida, sostanzialmente si rifà il lavoro più volte, ma quello he sarebbe un suicidio se applicato alla costruzione delle case, nel caso del software, ovvero in ultima analisi dell'ingegneria della conoscenza, magicamente converge. Repetita iuvant dicevano gli antichi,
Galapagos-OS nasce da questa esperienza, filosofica ancor più che tecnica e sono curioso, anche più di voi, di vedere dove porta.

Galapagos-Giant-Turtle

Per attivare il boot da rete sui client occorre impostare sul DHCP del server i parametri per il boot da rete
* Aprire il DHCP
   * Aprire Ambito
   * Aprire "Opzioni ambito"
   * 066 Nome host del server di boot (x.x.x.x esempio) 10.26.106.111;
   * 067 Nome del file di avvio. pxelinux.0
e riavviare il servizio DHCP.
Avvio del server Giant-Turtle
Effettuare il boot, anche senza installazione, configurare le rete ed il gioco è fatto! Buon lavoro.

Per avviare i client, basta semplicemente impostare l'avvio da rete. Sulla maggior parte delle macchine e sulla console di VirtualBox è possibile al momento di avvio premere il tasto F12 per ottenere lo scopo. Su altre macchine occorre impostarlo da boot.
Se la macchina di prova non possiede una scheda di rete con caratteristiche di boot, è ancora possibile utilizzare al volo il client per mezzo di un CD o floppy di avvio.
Schermata principale
E' possibile scegliere tra
* Galapagos-Little-Bird
   * PartedMagic



Galapagos-Little-Bird

Con una impostazione di avvio che ricorda Windows 7, vi mette a disposizione la quasi totalità dei software necessari alle funzionalità d'ufficio e la possibilità di loggarvi direttamente al vostro dominio. In breve galapagos-iguana-marine è l'ennesima reincarnazione di una distribuzione Debian/Knoppix/Ubuntu, utilissima nella nostra rete locale per tamponare delle esigenze e, facilmente spostare i dati da un computer imballato, ma comunque installabile anche casa su computer non eccessivamente vecchi. Per la sua "malleabilità" nell'edizione originale di qualche anno fa, impostata allora su Knoppix, era conosciuta con il nome di Plastilinux ma anche Kiappix dalle spalle della attrice preimpostata sullo sfondo.

Installazione altro

  • sshfs
  • sun-java-jre
  • cifs-toos

PartedMagic

Il sistema operativo Parted Magic utilizza alcuni programmi di GParted e Parted per rendere i compiti di partizionamento dei dischi facili, inoltre comprende altri programmi utili (e.g. Clonezilla, Partimage, TestDisk, Truecrypt, G4L, SuperGrubDisk, ddrescue, etc...) ed un insieme di documentazione a beneficio dell'utente. Una estesa collezione di tool di sistema è pure inclusa, supportando di fatto i seguenti file system: ext2, ext3, ext4, fat16, fat32, hfs, hfs+, jfs, linux-swap, ntfs, reiserfs, reiser4, and xfs.
Parted Magic dispone di una gradevole interfaccia grafica

Clonezilla

Probabilmente avete già familiarità con il popolare pacchetto commerciale Norton Ghost. Il problema di questo tipo di pacchetto è che impiega una grande quantità di tempo a clonare molti computer. Probabilmente avete anche sentito parlare della soluzione Symantec a questo problema, Symantec Gost Corporate Edition che effettua il multicasting. Bene, adesso esiste una soluzione Opensource Clone System (OCS) basata su Clonezilla con unicasting e multicasting!
Clonezilla, basato su DBRL, Partclone e udpcast, vi permette di avere uno strumento bare metal di backup e recovery. Due tipi di Clonezilla sono disponibile, Clonezilla live e Clonezilla SE (server edition). Clonezilla live è disponibile per macchine backup e restore su macchine singole, mentre Clonezilla SE è adatto ad un deployment massino, può clonare molti (più di 40 computer simultaneamente. Con circa 10 minuti è possibile clonare immagini di sistema di 5,6 GByte su 40 computer via multicasting.
Per ulteriori informazioni vedere il sito di Clonezilla

Configurazione

Tutti i sistemi galapagos sono derivati da Ubuntu 10.10 versione client, .
* Il nome utente è administrator
   * La password dell'utente administrator, se non diversamente indicato, è administrator
   * Il nome del server di boot è giant-turtle
   * NON è presente un account di root.
Essendo di fatto una versione customizzata di UBUNTU, può essere installata su disco, su chiavetta USB e su DVD. La procedura più comoda per averla a disposizione consiste nel registrarla su una chiavetta da almeno un gigabyte.

Sviluppo

Lo sviluppo dei prodotti è avvenuto utilizzando la distribuzione stessa. Per maggior comodità vengono utilizzati i seguenti strumenti:
  • VirtualBox
  • Ubuntu.tweak
  • Remastersys

script

  • clean (esegue la pulizia della macchina prima della rimasterizzazione)
  • htp-date (sincronizzazione orario attraverso il protocollo http, utile in mancanza di una connessione internet diretta)

BUG NOTI

Client
  • Con alcune schde di rete non funziona l'avvio via pxe di galapagos-redmont, sembra si tratti di un bug di Ubuntu;

Versione

La presente versione è la 10.11-11 (ovvero del 2010, novembre 11)

Licenza

GNU GPL versione 3 e successiva.
La GNU General Public License è una licenza libera e basata su copyleft per software e altri tipi di opere.
Potete consultare la licenza tradotta in italiano, all'indirizzo http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html

Garanzia

NON C'E' NESSUNA GARANZIA PER IL PROGRAMMA, PER QUANTO CONSENTITO DALLE VIGENTI NORMATIVE.

Limitazione di Responsabilità

IN NESSUN CASO GLI AUTORI POSSONO ESSERE RITENUTI RESPONSABILI NEI CONFRONTI DEL LICENZIATARIO PER DANNI, INCLUSO QUALUNQUE DANNEGGIAMENTO GENERICO, SPECIALE, INCIDENTALE O CONSEQUENZIALE DOVUTO ALL'USO O ALL'IMPOSSIBILITA' D'USO DEL PROGRAMMA (INCLUSI, MA NON LIMITATI A, LE PERDITE DI DATI, LA CORRUZIONE DI DATI, LE PERDITE SOSTENUTE DAL LICENZIATARIO O DA TERZE PARTI O L'IMPOSSIBILITA' DEL PROGRAMMA A FUNZIONARE ASSIEME AD ALTRI PROGRAMMI), ANCHE NEL CASO IN CUI IL DETENTORE O LE ALTRE PARTI SIANO STATI AVVISATI CIRCA LA POSSIBILITA' DI TALI DANNEGGIAMENTI.

GPXE - Boot da sistema operativo


Windows NT/2000/2003

Download grubgpxe.zip, scompattalo nella directory \grldr del disco C: cosicchè si avranno C:\grldr, C:\grldr.mbr, C:\menu.lst
Apri il menu di Start e seleziona Esegui
attrib -r -s -h C:\boot.ini
Non vi sarà nessun risultato di feedback, solo saranno rimossi gli attributi read-only, al file boot.ini. Di nuovo dal menu start scrivi
notepad C:\boot.ini
Alla fine del file aggiungi;
C:\grldr="GRUB4DOS boot loader"
Salva il file e chiudi l'editor.
Se volete, potete cambiare il manager di boot di Windows cliccando sul Computer e selezionando Proprietà  » Avanzate  » Startup e recovery

Windows Vista/2008

Scarica grubgpxe.zip e scompatta nella directory radice del disco C così da avere C:\grldr, C:\grldr.mbr, C:\menu.lst and the folder C:\boot\.
Dal menu Start, selezione tutti i programmi » Accessori, click su Command prompt e seleziona Avvia come amministratore. Nella console scrivi
bcdedit /create /d "GRUB4DOS boot loader" /application bootsector
Windows risponderà con qualcosa come:
The entry {04595f8c-de6b-11dc-ab4c-b354e8ed1f5e} was created succesfully.
Note down this number (GUID), and replace {id} in the following commands with it:
bcdedit /set {id} device boot bcdedit /set {id} path grldr.mbr bcdedit /displayorder {id} /addlast

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