domenica 13 marzo 2011

IIS PHP MSSQL SSPI KERBEROS


L'originale della “pessima” traduzione è questo: http://www.adopenstatic.com/faq/
http://learn.iis.net/page.aspx/246/using-fastcgi-to-host-php-applications-on-iis-7/

Browser
Per configurare Internet Explorer ad utilizzare  Kerberos per l'autentificazione su IIS, occorrono le seguenti configurazioni.
Occorre selezionare su Strumenti -> Internet Options -> Advanced l'opzione "Enable Integrated Windows Authentication (Requires Restart)". Seppure tecnicamente IWA consenta sia l'autentificazione NTLM che quella con Kerberos, IE utilizzerà solo NTLM se questa opzione non è contrassegnata, mentre con il segno di spunta utilizzerà entrambe. (Rferito ad IE6)
Il sito web al quale state connettendovi deve essere locato nella zona "Intranet Scurity" . Se il sito è collocato nella "Internet" zone, IE non cercherà di autentificarsi con Kerberos. Questo perchè nella maggior parte degli scenari Internet una connessione ad un domain controller non può essere stabilita.
La semplice regola che ogni sito che contenge full spor come un indirizzo IP o un FQDN è nella zona internet. Se state connettendovi ad un indirizzo IP o ad un FQDN allora utilizzate i settaggi di IE per aggiungere questo sito alla intranet zone.


Domain Controller
Per permettere al Domain Controller di generare il ticket corretto da fornire al client deve essere registrato un appropriato Service Principal Name (SPN) nell'Active Directory. Quando un server Windows 2003 è aggiunto ad un dominio, vengono generati automaticamente sia un HOST SPN sia per il nome NetBIOS che per il FQDN del server. Se il vostro web server è accessibile sia http://servername che http://servername.domain.tld (tld = Top Level Domain, such .com or .local) e l'applicazione web gira come Network Service, Local Service or Local System, non avete bisogno di modificare alcun SPN.
Se la vostra applicazione  web è posta su un sito che viene avviato con un account cystom, allora SPN HTTP/servername o HTTP/servername.domain.tld deve essere registrato. se questi  HTTP SPN esistono sotto ogni altro account, devono essere rimossi,
Infine, se il sito web è accessibile da hostname arbitrari, che non sono correlati all'attuale nome del server allora deve essere registrata una SPN per l'hostname.
Una SPN può essere aggiunta utilizzando  ADSIEdit.
  1. a servername under a custom user account:
    setspn –A HTTP/servername Domain\Username

  1. an arbitrary hostname under a computer account:
    setspn –A HTTP/hostname.domain.tld Domain\MachineName

  1. an arbitrary hostname under a custom user account:
    setspn –A HTTP/hostname.domain.tld Domain\UserName


IIS Server
Non c'è molto da configurare su IIS server. Per primo Integrated Windows Authentication (IWA) dovrebbe essere abilitata sul sito web o sull'applicazione. Per default questa opzione abilita sia NTLM Authentication Providers in the IIS metabase. Se avete editato il metabase per rimuovere il Negotiate provider, potete avere la necessità di rimetterla dietro. L'installazione di alcuni prodotti come Sharepoint Portal Server 2001 rimuove il Negotiate provider.


Secondo, tutte le applicazioni web ospitate sul nome DNS in questione hanno bisogno di essere lanciate in una o più pool che stanno girando sotto il stesso user account. Ciò è semplice se tutte le applicazioni stanno girando sotto lo stesso pool di applicazioni web. Tuttavia se avete la necessità non avete bisogno di suddividere l'applicazione in pool multipli, queste devono girare sotto lo stesso account.


Sommario Questo dovrebbe essere tutto quello che è richiesto per permettere al browser Internet Explorer di autentificarsi con  IIS utilizzando Kerberos. Per verificare che questo stia avvenendo potete utilizzare lo strumento descritto in determining whether the browser is using NTLM or Kerberos per autentificare su IIS.


Delegatione
  1. Il client richiede un ticket di servizio  Kerberos service ticket al server web
  2. Il web server vede che ha la necessità di aprire una connessione con SQL server utilizzando le credenziali dell'utente ottiene i necessari ticket da KDC.
  3. Il server KDC fornisce dei tichet se al server web è permessa la delega.
  4. Il server apre la connessione inviando i ticket ottenuti da KDC
  5. Il server SQL Server permette alla connessione di essere aperta oppure ritorna un errore indicando che al web server non è permesso di loggarsi sul server SQL
  6. Il web server ritorna la pagia all'utente finale.
Per far funzionare tutto questo, dobbiamo effettuare alcune configurazioni aggiuntive. In Active Directory dobbiamo fornire i permessi al web server cosi che possa ottenere i ticket a seconda del comportamento dell'utente. Localizzate il web server in Active Directory Users and Computers MMC, pulsante destro e scegliere "Proprietà", vi è un tab con "Delegation" dove è possibile configurare le opzioni necessarie. La tab per la Delegation può essere differente a seconda che si abbia un dominio Windows 2000 oppure un dominio Windows 2003.
Selezionare "Use Kerberos Only ed aggiungere il server SQL desiderato.

Protocol Transition, Constrained Delegation, S4U2S and S4U2P

La transizione di protocollo è una nuova capacità di Windows Server 2003. L'implementazione di Kerberos in un dominio Windows Active Directory fornisce la robustezza di Kerberos ed evita una serie di problemi tecnici con altre implementazioni non Windows (platform infrastructure, ticket renewal, ticket proxy). Tuttavia anche Kerberos presenta degli svantaggi – la necessità di ottenere un ticket da un server KDC. Nel mondo di IIS connettersi ad un KDC è semplicemente impossibile nella maggior parte degli scenari. Sia perchè il KDC non è normalmente esposto su internet (client bloccati da firewall), o (più comunemente) un KDC non è raggiungibile semplicemente perchè i necessari record SRV (service records) sono posti solamente sul DNS interno.
Windows Server 2003 introduce due nuovi servizi che indirizzano alcuni dei problemi su menzionati.
In particolare su Windows Server 2003 sono introdotti:
· Protocol Transition – questo permette ad un meccanismo non-Kerberos di essere utilizzato per autentificarsi al server IIS, mentre IIS può utilizzare Kerberos per connettersi ad un altro server backend.
· Constrained Delegation – questo permette agli amministratori di specificare qualeservizi backend possa contattare IIS.
Per facilitare l'uso di queste funzionalità Windows Server 2003 introduce due nuovi servizi che  can be leveraged by your applications and by IIS:

- Services For User to Self (S4U2S)
- Services For User to Proxy (S4U2P)


Configurazioni di Active Directory
Per supportare il Protocol Transition avete bisogno di Windows Server 2003 per il vostro server IIS ed avete bisogno di avere un dominio con un livello di funzionalità portato a livello Windows Server 2003 (questo richiede che tutti i DC nel vostro dominio stiano utilizzando almeno Windows Server 2003). Per avviare il livello utilizzate  Active Directory Domains and Trusts MMC Snapin).
Per configurare Active Directory utilizzando la aprite Active Directory Users and Computers MMC Snapin.
Assumendo che non state utilizzando un account utente custom per la vostra pool di applicazioni web, localizzate l'oggetto computer del vostro server IIS a raggiungete le proprietà della macchina. Sulla tabella delega scegliete entrambi:
· Trust this computer for delegation to specified services only and
· Use any authentication protocol

Avete adesso bisogno di specificare i servizi backend che la macchina IIS è permessa di delegare. Click su "add" e quindi su "users and computers". Inserire il  computer o l'account utente che il servizio di backend sta utilizzando (ad esempio, se state avviando SQL Server sotto un account LocalSystem o remote server, immettere il nome del computer. If you are running SQL Server under a custom user account, enter that user's account). Una lista dei Services Principal Names (SPNs) registrata sotto l'account verrà mostrata. Selezionate la SPN che volete che IIS sia in grado di contattare.


Configurazione di IIS
Non c'è molto da configurare su IIS oltre alle cose configurate precedentemente per il servizio di Delega Kerberos. La differenza principale è che l'user account del pool della applicazione web necessita di avere SeTCBPrivilege (Act as Part of the Operating System) ed SeImpersonateUser (Impersonate a User After Authentication). Queste opzioni implicano sia lanciare la vostra applicazione com  LocalSystem, oppure dare ad un account custom questi diritti NT User Rights. Questi diritti possono essere assegnato editando le  local security policy (start ->; Run -> secpol.msc). Altenativamente le Group Policy possono pure essere usate
Nota: avviare un pool di applicazioni web con ogni account che ha SeTCBPrivilege è un rischio di sicurezza. Ogni potenziale compromissione della vostra applicazione web potrà risultare come attaccante che ha pieni diritti sul vostro server IIS.
Questa è l'intera configurazione che è richiesta per supportare  Protocol Transition natively on IIS su un server backend Ora potete autentificarvi ad IIS utilizzando un meccanismo di autentica alternativo ed ancora delegare ad un servizio backend simile a come abbiamo configurato IIS e SQL precedentemente


Services For User to Self
Services For User to Self (S4U2S) fornisce l'abilità per un servizio che gira sul server di ottenere un ticket Kerberos per un client, anche se l'utente finale non è stato autentificato attraverso Kerberos. Al posto delle credenziali (Ticket Granting Ticket) o delle credenziali utente (username/password) al KDC, il servizio fornisce le proprie credenziali.
Il token risultante che viene ritornato dipende da come il servizio NT User Rights the service account has. Se il servizio ha SeTCBPrivilege (Act as Part of the Operating System) allora il token ritornato è un Impersonation token. Se il servizio non ha questo privilegio, il token è un Identification token. (TCB in SeTCBPrivilege sta per Trusted Computing Base a.k.a. the trusted kernel of the operating system). Un Identification token può essere utilizzato per determinare il gruppi dell'utente e per validare i suoi diritti di accesso alle risorse. Un token Impersonation permette di accedere agli oggetti kernel mode utilizzando l'identità degli utenti.
Per permettere di utilizzare un Impersonation token di impersonare un utente finale, il servizio deve avere anche il privilegio SeImpersonatePrivilege (Impersonate a Client After Authentication). Se si tenta di impersonare un utente senza questo diritto il token Impersonation viene scalato a Identification token.
Se il servizio ha entrambi i privilegi SeTCBPrivilege e SeImpersonatePrivilege allora il servizio può direttamente impersonare l'user (sul sistema locale) senza avere le credenziali dello stesso o il TGT. Un servizio può fare questo si direttamente richiamando LsaLogonUser (o il costruttore per la classe .NET WindowsIdentity che wraps LsaLogonUser), o relying sul Kerberos SSP fornito da Windows Server 2003.
I Services for User to Self (S4U2S) aiutano a fornire alla Protocol Transition – la capacità di esegure le autentificazione Kerberos anche se l'utente finale si è autentificato su IIS con un protocollo differente.
Services for User to Proxy
I Services for User To Proxy (S4UTP) forniscono la capacità per un servizio di ottenere un ticket Kerberos on behalf of an end user that can be used to authenticate to a remote service. Mentre il protocollo S4U2S visto precedentemente permette ad un servizio di ottenere un Ticket Kerberos, il flag Forwardable non è settato e non permette al servizio di autentificarsi ad un servizio remoto (ad esempio un database backend) on behalf of the end user.
Per ottenere un ticket Kerberos forwardable (i.e. Utilizzabile dal servizio per connettersi ad un altro servizio backend come un database), il flag di delegazione devono essere abilitati in Active Directory.


La serie di eventi è la seguente:


In order for the service to be able to get forwardable tickets on an end user's behalf, a flag needs to be set on the service account’s userAccountControl property in Active Directory: TrustedToAuthenticateForDelegation (T2A4D). This flag has the value 0x1000000 (or 16777216 in decimal).
Note: if the end user had authenticated initially using Kerberos, then this particular flag doesn’t need to be set. We use it only when we are using Protocol Transition and we need to get forwardable tickets.
The T2A4D is new in Windows Server 2003 Active Directory domains. In a Windows 2000 functional level domain, a different flag: TrustedForDelegation (with a value of 0x80000 or 524288 in decimal) is set. This corresponds to the "Trust this computer for delegation to any service (Kerberos Only)" option in a Windows Server 2003 domain (see below). This was the only way to configure delegation in a Windows Server 2000 domain, and is known as "unconstrained delegation".

lunedì 15 novembre 2010

Galapagos-OS Giant-Turtle e Little-Bird

Come reinstallare un computer utente

All'interno di Galapagos-little-bird è possibile eseguire tutti i passi per:
  1. recuperare i dati dell'utente salvandoli all'interno di qualsiasi share di rete o direttamente sul desktop virtuale di little-bird;
  2. reinstallare una immagine del computer con clonezilla;
  3. copiare di nuovo i dati utente nella nuova installazione.
Tutto questo senza avere la necessità di effettuare alcun reboot ne di doversi portare appresso dischi di avvio o configurazione.

AVVERTENZA: Normalmente il disco rigido C: equivale in linux al dispositivo sda1 se del tipo scsi oppure hda1 se del tipo ide.

 

Come avviare il boot remoto

Normalmente è necessario premere il tasto F12 all'avvio, in altri computer il tasto F8 e selezionare l'avvio da rete.

Recuperare i dati dell'utente

Cliccare sull'icona del Computer ed aprire il disco rigido, selezionare a seconda del sistema operativo dell'utente la directory /Documents ans Settings/ e scegliere la directory dell'utente in questione, ad esempio /Documents ans Settings/rossi.mario
copiare le seguenti cartelle sul desktop di galapagos-little-bird o in qualsiasi altra posizione di rete:
  • Documenti
  • Desktop
  • Preferiti

Installare una immagine del computer

Le immagini create con Clonezilla vengono montate sulla directory /home/partimage. Alcune immagini sono presenti direttamente dentro Little-bird, altre sulla share images del server Atlante. Le immagini presenti su Little-bird verranno tolte quanto prima per una maggiore praticità.

Immagini su Atlante

  • agire con doppio click sull'icona di Clonezilla
  • immettere la password di dominio che vi verrà richiesta;
  • selezionare l'opzione: device-image
  • selezionare samba
  • immettere l'indirizzo ip: 192.168.61.2 oppure atlante
  • immettere dominio del server samba: geniodife
  • immettere un nome utente: administrator
  • immettere la directory su cui verrà salvata o letta l'immagine: /images
  • immettere la password
  • selezionare Beginner
  • selezionare restoredisk
  • selezionare: l'immagine desiderata

Copiare di nuovo i dati utente sul computer

Copiare i file precedentemente salvati:
  • Documenti
  • Desktop
  • Preferiti
in una cartella (Ad esempio: datiutente).
Uscire da little-bird e configurare normalmente la nuova macchina. Sarà necessario riassegnare macchina al dominio, riconfigurare i diritti di amministrazione all'utente e copiare, infine, i file precedente salvati nelle rispettive posizioni.
Purtroppo, dato che stiamo in Windows, occorreranno almeno due reboot.
Entrare con il login dell'utente, (Windows creerà le apposite cartelle)
A questo punto le tre cartelle precedentemente create potranno essere posizionate nella home dell'utente stesso.

Consultare la Guida utente per maggiori informazioni sull'uso di questo software wiki.

Informazioni tecniche


Galapagos, una serie di sistemi operativi che evolgono

* Autore: Piero Proietti
   * wiki: wiki
   * sito: http://galapagos-os.blogspot.com
   * mail: piero.proietti@gmail.com

Come funziona

Il boot remoto è basato su uno standard denominato PXE. Attraverso il server galapagos-giant-turtle è possibile avviare direttamente ogni computer connesso alla rete, indipendentemente del s.o. installato o difetti allo stesso disco rigido.
All'interno del server di boot sono disponibili i seguenti sistemi operativi:
  • galapagos-little-bird
  • pmagic 5.7

Guida per la costruzione

Nota: molte delle informazioni sono state prese da: https://help.ubuntu.com/community/DisklessUbuntuHowto

Modificare gli script di boot

cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.netboot /etc/initransfs/initramfs.conf
cp /boot/vmlinux-'uname -r' /home/geniolinux
cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.netboot /etc/initransfs/initramfs.conf
mkinitramfs -o /home/geniolinux/initrd.img-'uname -r'
mount -t nfs -onolock 10.26.106.111:/nfsroot/galapagos-little-bird /mnt
cp -ax /. /mnt/,
cp -ax /dev/. /mnt/dev/,
cp /etc/initramfs/initramsfs.conf.local /etc/initransfs/initramfs.conf

tre file di configurazione

Vi sono tre file di configurazioe a cui stare attenti:
  • /etc/network/interfaces
  • /etc/dnsmasq
  • /var/lib/tftpboot/pxeconf/default

interfaces


dnsmasq

# Configuration file for dnsmasq.
# This file is generated from iguana-start
#
port=0
# dhcp-range=eth0, x.x.x.x, y.y.y.y, netmask, proxy, 5m
dhcp-range=eth0, 192.168.0.1, 192.168.0.254, 255.255.255.0, proxy
# Questa funziona con protocollo http
dhcp-match=gpxe,175 # gPXE sends a 175 option.
dhcp-boot=net:#gpxe,undionly.kpxe
dhcp-boot=http://192.168.0.103/gpxe/boot.php
enable-tftp
tftp-root=/var/lib/tftpboot

default.cfg

Questa è una versione semplificata del file di configurazione per PXE default.cfg. Nella versione reale, vi è la possibilità di avviare anche altri sistemi operativi.
UI vesamenu.c32
F1 message.txt
PROMPT 0
MENU DEFAULT Boot_dal_disco_locale
MENU TABMSG  modifica le opzioni di boot,  per maggiori informazioni
MENU AUTOBOOT Il computer verra' avviato automaticamente  in # secondi...
MENU BACKGROUND splash.png
MENU TITLE Galapagos Iguana PXE Boot Menu
MENU COLOR color title 1;37;44 #c0ffffff #00000000 std
LABEL Galapagos little bird
KERNEL  /galapagos-little-bird/vmlinuz-2.6.32-24-generic
INITRD  /galapagos-little-bird/initrd.img-2.6.32-24-generic
APPEND root=/dev/nfs nfsroot=192.168.0.103:/nfsroot/galapagos-little-bird  ip=dhcp rw acpi=linux

comando perl

Questo è un simpatico comando per che permette di modificare in un sol colpo tutte le occorrenze di una stringa con un'altra. E' qui utilizzato per modificare lo script pxelinux.cfg ed impostargli i parametri del boot server.
perl -p -i.bak -e 's/192.168.0.2/192.168.0.111/' /var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg/default 
In sostanza, in questo caso andremo a sostituire al valore 192.168.0.2 impostato per una rete domestica il valore 192.168.0.111, impostato per la rete di Geniodife.

Filosofia

Quello che si sta realizzando, sono delle immagini iso derivate dal sistema operativo Ubuntu 10-10, facilmente installabili su computer reali o virtuali, e che possono essere utilizzate per gesire in toto una rete o recuperare dei pc difettosi.
Tutte le versioni sono caratterizzate da una interfaccia famigliare, customizzata a seconda dell'animale prescelto. Da notare che isla-espanola che è un po' l'ambiente dove nascono e si sviluppano le diverse specie, è l'unica a disporre di un puerto, un approdo di libero accesso su cui è semplice scaricare e prelevare i dati da e per le macchine virtuali.
Tutti i sistemi, anche l'isla, sono poi configurati per una continua rimasterizzazione, scelta filosofica e di progetto.
Le configurazioni sinora realizzate sono:
  • galapagos-big-turtle
Server di boot remoto e wiki di istruzioni
  • galapagos-little-bird
Il little-bird si appoggia alla tartaruga per il trasporto ed il boot, ma una volta avviato si sostiene da solo.

Come nasce Galapagos-OS

Dopo svariati anni di esperienza su sistemi operativi Microsoft, mi sono accostato a Linux pressappoco nel 2000, con colpevole ritardo. Innamoratomi di Knoppix, trovai subito il modo di farmene una propria versione e di fare, quindi, esperienza con distribuzioni derivate da Debian. Passato successivamente ad Ubuntu - dalla prima versione - ho faticato non poco prima di riuscire ad essere produttivo con un computer Linux in ambito lavorativo, tutto purtroppo basato su s.o. server e client Microsoft.
La svolta c'è stata sostanzialmente con il software di virtualizzazione Virtual-box ed il calo dei costi della memoria, che ormai permettono agevolmente di far girare l'ambiente Windows all'interno di una macchina virtuale.
Di natura polemico e quotidianamente alle prese con l'assenza di specifiche tecniche e, spesso anche della più semplice formalizzazione del compito svolto, ho sviluppato negli anni una filosofia evolutiva della programmazione, intanto facciamo un prodotto poi, datolo in pasto all'utente, sarà lui stesso a guidarci ed a farlo convergere.
Funziona! All'inizio può apparire una filosofia suicida, sostanzialmente si rifà il lavoro più volte, ma quello he sarebbe un suicidio se applicato alla costruzione delle case, nel caso del software, ovvero in ultima analisi dell'ingegneria della conoscenza, magicamente converge. Repetita iuvant dicevano gli antichi,
Galapagos-OS nasce da questa esperienza, filosofica ancor più che tecnica e sono curioso, anche più di voi, di vedere dove porta.

Galapagos-Giant-Turtle

Per attivare il boot da rete sui client occorre impostare sul DHCP del server i parametri per il boot da rete
* Aprire il DHCP
   * Aprire Ambito
   * Aprire "Opzioni ambito"
   * 066 Nome host del server di boot (x.x.x.x esempio) 10.26.106.111;
   * 067 Nome del file di avvio. pxelinux.0
e riavviare il servizio DHCP.
Avvio del server Giant-Turtle
Effettuare il boot, anche senza installazione, configurare le rete ed il gioco è fatto! Buon lavoro.

Per avviare i client, basta semplicemente impostare l'avvio da rete. Sulla maggior parte delle macchine e sulla console di VirtualBox è possibile al momento di avvio premere il tasto F12 per ottenere lo scopo. Su altre macchine occorre impostarlo da boot.
Se la macchina di prova non possiede una scheda di rete con caratteristiche di boot, è ancora possibile utilizzare al volo il client per mezzo di un CD o floppy di avvio.
Schermata principale
E' possibile scegliere tra
* Galapagos-Little-Bird
   * PartedMagic



Galapagos-Little-Bird

Con una impostazione di avvio che ricorda Windows 7, vi mette a disposizione la quasi totalità dei software necessari alle funzionalità d'ufficio e la possibilità di loggarvi direttamente al vostro dominio. In breve galapagos-iguana-marine è l'ennesima reincarnazione di una distribuzione Debian/Knoppix/Ubuntu, utilissima nella nostra rete locale per tamponare delle esigenze e, facilmente spostare i dati da un computer imballato, ma comunque installabile anche casa su computer non eccessivamente vecchi. Per la sua "malleabilità" nell'edizione originale di qualche anno fa, impostata allora su Knoppix, era conosciuta con il nome di Plastilinux ma anche Kiappix dalle spalle della attrice preimpostata sullo sfondo.

Installazione altro

  • sshfs
  • sun-java-jre
  • cifs-toos

PartedMagic

Il sistema operativo Parted Magic utilizza alcuni programmi di GParted e Parted per rendere i compiti di partizionamento dei dischi facili, inoltre comprende altri programmi utili (e.g. Clonezilla, Partimage, TestDisk, Truecrypt, G4L, SuperGrubDisk, ddrescue, etc...) ed un insieme di documentazione a beneficio dell'utente. Una estesa collezione di tool di sistema è pure inclusa, supportando di fatto i seguenti file system: ext2, ext3, ext4, fat16, fat32, hfs, hfs+, jfs, linux-swap, ntfs, reiserfs, reiser4, and xfs.
Parted Magic dispone di una gradevole interfaccia grafica

Clonezilla

Probabilmente avete già familiarità con il popolare pacchetto commerciale Norton Ghost. Il problema di questo tipo di pacchetto è che impiega una grande quantità di tempo a clonare molti computer. Probabilmente avete anche sentito parlare della soluzione Symantec a questo problema, Symantec Gost Corporate Edition che effettua il multicasting. Bene, adesso esiste una soluzione Opensource Clone System (OCS) basata su Clonezilla con unicasting e multicasting!
Clonezilla, basato su DBRL, Partclone e udpcast, vi permette di avere uno strumento bare metal di backup e recovery. Due tipi di Clonezilla sono disponibile, Clonezilla live e Clonezilla SE (server edition). Clonezilla live è disponibile per macchine backup e restore su macchine singole, mentre Clonezilla SE è adatto ad un deployment massino, può clonare molti (più di 40 computer simultaneamente. Con circa 10 minuti è possibile clonare immagini di sistema di 5,6 GByte su 40 computer via multicasting.
Per ulteriori informazioni vedere il sito di Clonezilla

Configurazione

Tutti i sistemi galapagos sono derivati da Ubuntu 10.10 versione client, .
* Il nome utente è administrator
   * La password dell'utente administrator, se non diversamente indicato, è administrator
   * Il nome del server di boot è giant-turtle
   * NON è presente un account di root.
Essendo di fatto una versione customizzata di UBUNTU, può essere installata su disco, su chiavetta USB e su DVD. La procedura più comoda per averla a disposizione consiste nel registrarla su una chiavetta da almeno un gigabyte.

Sviluppo

Lo sviluppo dei prodotti è avvenuto utilizzando la distribuzione stessa. Per maggior comodità vengono utilizzati i seguenti strumenti:
  • VirtualBox
  • Ubuntu.tweak
  • Remastersys

script

  • clean (esegue la pulizia della macchina prima della rimasterizzazione)
  • htp-date (sincronizzazione orario attraverso il protocollo http, utile in mancanza di una connessione internet diretta)

BUG NOTI

Client
  • Con alcune schde di rete non funziona l'avvio via pxe di galapagos-redmont, sembra si tratti di un bug di Ubuntu;

Versione

La presente versione è la 10.11-11 (ovvero del 2010, novembre 11)

Licenza

GNU GPL versione 3 e successiva.
La GNU General Public License è una licenza libera e basata su copyleft per software e altri tipi di opere.
Potete consultare la licenza tradotta in italiano, all'indirizzo http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html

Garanzia

NON C'E' NESSUNA GARANZIA PER IL PROGRAMMA, PER QUANTO CONSENTITO DALLE VIGENTI NORMATIVE.

Limitazione di Responsabilità

IN NESSUN CASO GLI AUTORI POSSONO ESSERE RITENUTI RESPONSABILI NEI CONFRONTI DEL LICENZIATARIO PER DANNI, INCLUSO QUALUNQUE DANNEGGIAMENTO GENERICO, SPECIALE, INCIDENTALE O CONSEQUENZIALE DOVUTO ALL'USO O ALL'IMPOSSIBILITA' D'USO DEL PROGRAMMA (INCLUSI, MA NON LIMITATI A, LE PERDITE DI DATI, LA CORRUZIONE DI DATI, LE PERDITE SOSTENUTE DAL LICENZIATARIO O DA TERZE PARTI O L'IMPOSSIBILITA' DEL PROGRAMMA A FUNZIONARE ASSIEME AD ALTRI PROGRAMMI), ANCHE NEL CASO IN CUI IL DETENTORE O LE ALTRE PARTI SIANO STATI AVVISATI CIRCA LA POSSIBILITA' DI TALI DANNEGGIAMENTI.

GPXE - Boot da sistema operativo


Windows NT/2000/2003

Download grubgpxe.zip, scompattalo nella directory \grldr del disco C: cosicchè si avranno C:\grldr, C:\grldr.mbr, C:\menu.lst
Apri il menu di Start e seleziona Esegui
attrib -r -s -h C:\boot.ini
Non vi sarà nessun risultato di feedback, solo saranno rimossi gli attributi read-only, al file boot.ini. Di nuovo dal menu start scrivi
notepad C:\boot.ini
Alla fine del file aggiungi;
C:\grldr="GRUB4DOS boot loader"
Salva il file e chiudi l'editor.
Se volete, potete cambiare il manager di boot di Windows cliccando sul Computer e selezionando Proprietà  » Avanzate  » Startup e recovery

Windows Vista/2008

Scarica grubgpxe.zip e scompatta nella directory radice del disco C così da avere C:\grldr, C:\grldr.mbr, C:\menu.lst and the folder C:\boot\.
Dal menu Start, selezione tutti i programmi » Accessori, click su Command prompt e seleziona Avvia come amministratore. Nella console scrivi
bcdedit /create /d "GRUB4DOS boot loader" /application bootsector
Windows risponderà con qualcosa come:
The entry {04595f8c-de6b-11dc-ab4c-b354e8ed1f5e} was created succesfully.
Note down this number (GUID), and replace {id} in the following commands with it:
bcdedit /set {id} device boot bcdedit /set {id} path grldr.mbr bcdedit /displayorder {id} /addlast

venerdì 20 agosto 2010

Galapagos, una serie di sistemi operativi che evolgono

* Autore: Piero Proietti
* wiki: wiki
* sito: http://galapagos-os.blogspot.com
* mail: piero.proietti@gmail.com


=Filosofia=

Quello che si sta realizzando, sono delle immagini iso derivate dal sistema operativo Ubuntu 10-04 LTS, facilmente installabili su computer reali o virtuali, che possono essere utilizzate per gesire in toto una rete.

Tutte le versioni sono caratterizzate da una interfaccia famigliare, customizzata a seconda dell'animale prescelto. Da notare che isla-espanola che è un po' l'ambiente dove nascono e si sviluppano le diverse specie, è l'unica a disporre di un '''puerto''', un approdo di libero accesso su cui è semplice scaricare e prelevare i dati da e per le macchine virtuali.

Tutti i sistemi, anche l'isla, sono poi configurati per una continua rimasterizzazione, scelta filosofica e di progetto.

Le configurazioni sinora realizzate sono:

* '''galapagos-big-turtle'''
Servizi di rete: DHCP, DNS, mail, condivisioni Windows basate su dominio, chat aziendale, groupware.

* '''galapagos-iguana'''
Boot remoto delle macchine client, installazione e mediawiki del progetto.

* '''galapagos-iguana-marine'''
Client per il boot remoto e client di default;

* '''isla-espanola'''
Stazione di sviluppo

Da sviluppare:
* '''galapagos-hawk'''
Ricerca locale e web basata sul motore di ricerca open-souce apache-nutch.

=Come nasce galapagos-os=
Dopo svariati anni di esperienza su sistemi operativi Microsoft, mi sono accostato a Linux pressappoco nel 2000, con colpevole ritardo. Innamoratomi di Knoppix, trovai subito il modo di farmene una propria versione e fare quindi esperienza distribuzioni derivate da Debian. Passato successivamente ad Ubuntu - dalla prima versione - ho faticato non poco prima di riuscire ad essere produttivo con un computer Linux in ambito lavorativo, tutto ahimè targato Microsoft.
La svolta c'è stata sostanzialmente con Virtual-box ed il calo dei costi delle memorie, che ormai permettono agevolmente di far girare l'ambiente a finestre all'interno di una macchina virtuale.

Di natura polemico e quotidianamente alle prese con l'assenza di specifiche tecniche e, spesso anche della più semplice formalizzazione del compito svolto, ho sviluppato negli anni una filosofia evolutiva della programmazione, intanto facciamo un prodotto poi, datolo in pasto all'utente, sarà lui stesso a guidarci ed a farlo convergere.

Funziona! All'inizio può apparire una filosofia suicida, sostanzialmente si rifà il lavoro più volte, ma quello he sarebbe un suicidio se applicato alla costruzione delle case, nel caso del software, ovvero in ultima analisi dell'ingegneria della conoscenza, magicamente converge. [http://it.wikipedia.org/wiki/Repetita_iuvant Repetita iuvant] dicevano gli antichi,

Galapagos-os nasce da questa esperienza, filosofica ancor più che tecnica e sono curioso, anche più di voi, di vedere dove porta.

=Galapagos big turtle=
Scrivere la documentazione della grande tartaruga è un compito al di fuori delle mie possibilità. ad ogni modo essendo la specie delle grandi tatarughe derivata dalla [http://www.ebox-platform.com/ ebox-platforn], si consiglia la lettura della seguente [http://trac.ebox-platform.com/wiki/Document/Index documentazione],


* ebox-antivirus
* ebox-asterisk
* ebox-ca
* ebox-dhcp
* ebox-dns
* ebox-ebackup
* ebox-egroupware
* ebox-firewall
* ebox-ids
* ebox-jabber
* ebox-l7-protocols
* ebox-mail
* ebox-mailfilter
* ebox-monitor
* ebox-network
* ebox-ntp
* ebox-objects
* ebox-openvpn
* ebox-printers
* ebox-remoteservices
* ebox-samba
* ebox-services
* ebox-software
* ebox-squid
* ebox-trafficshaping
* ebox-usersandgroups
* ebox-webserver
* ebox-radius
* ebox-webmail

=Galapagos iguana=

Per attivare il boot da rete sui client occorre impostare sul DHCP del server i parametri per il boot da rete

* Aprire il DHCP
* Aprire Ambito
* Aprire "Opzioni ambito"
* 066 Nome host del server di boot (x.x.x.x esempio) 10.26.106.111;
* 067 Nome del file di avvio. pxelinux.0

e riavviare il servizio DHCP.

Avvio del server Geniolinux

Effettuare il boot, anche senza installazione, configurare le rete ed il gioco è fatto! Buon lavoro.


Per avviare i client, basta semplicemente impostare l'avvio da rete. Sulla maggior parte delle macchine e sulla console di VirtualBox è possibile al momento di avvio premere il tasto F12 per ottenere lo scopo. Su altre macchine occorre impostarlo da boot.

Se la macchina di prova non possiede una scheda di rete con caratteristiche di boot, è ancora possibile utilizzare al volo il client per mezzo di un CD o floppy di avvio.

Schermata principale

E' possibile scegliere tra

* Galapagos-iguana-marine
* PartedMagic
* Clonezilla

==Galapagos-iguana-marine==

Con una impostazione di avvio che ricorda Windows 7, vi mette a disposizione la quasi totalità dei software necessari alle funzionalità d'ufficio e la possibilità di loggarvi direttamente al vostro dominio. In breve galapagos-iguana-marine è l'ennesima reincarnazione di una distribuzione Debian/Knoppix/Ubuntu, utilissima nella nostra rete locale per tamponare delle esigenze e, facilmente spostare i dati da un computer imballato, ma comunque installabile anche casa su computer non eccessivamente vecchi. Per la sua "malleabilità" nell'edizione originale di qualche anno fa, impostata allora su Knoppix, era conosciuta con il nome di Plastilinux ma anche Kiappix dalle spalle della attrice preimpostata sullo sfondo.

==PartedMagic==

Il sistema operativo Parted Magic utilizza alcuni programmi di GParted e Parted per rendere i compiti di partizionamento dei dischi facili, inoltre comprende altri programmi utili (e.g. Clonezilla, Partimage, TestDisk, Truecrypt, G4L, SuperGrubDisk, ddrescue, etc...) ed un insieme di documentazione a beneficio dell'utente. Una estesa collezione di tool di sistema è pure inclusa, supportando di fatto i seguenti file system: ext2, ext3, ext4, fat16, fat32, hfs, hfs+, jfs, linux-swap, ntfs, reiserfs, reiser4, and xfs.

Parted Magic dispone di una gradevole interfaccia grafica

==Clonezilla==

Probabilmente avete già familiarità con il popolare pacchetto commerciale Norton Ghost. Il problema di questo tipo di pacchetto è che impiega una grande quantità di tempo a clonare molti computer. Probabilmente avete anche sentito parlare della soluzione Symantec a questo problema, Symantec Gost Corporate Edition che effettua il multicasting. Bene, adesso esiste una soluzione Opensource Clone System (OCS) basata su Clonezilla con unicasting e multicasting!

Clonezilla, basato su DBRL, Partclone e udpcast, vi permette di avere uno strumento bare metal di backup e recovery. Due tipi di Clonezilla sono disponibile, Clonezilla live e Clonezilla SE (server edition). Clonezilla live è disponibile per macchine backup e restore su macchine singole, mentre Clonezilla SE è adatto ad un deployment massino, può clonare molti (più di 40 computer simultaneamente. Con circa 10 minuti è possibile clonare immagini di sistema di 5,6 GByte su 40 computer via multicasting.

Per ulteriori informazioni vedere il sito di Clonezilla

=Galapagos-hawk=

== Installazione==
Per l'installazione ho seguito questo [http://www.csquad.org/2010/01/11/nutch/ link]

Abilitare la repository '''patner'''

# apt-get install tomcat6 tomcat6-admin tomcat6-examples sun-java6-jre
# cd /opt
# wget http://apache.fis.uniroma2.it/nutch/apache-nutch-1.1-bin.tar.gz
# tar xzf apache-nutch-1.1-bin.tar.gz
# ln -s apache-nutch-1.1-bin nutch
# mkdir nutch/urls
# mkdir nutch/crawl
# chown tomcat6: apache-nutch-1.1-bin/

==Configuratione==

La configurazione del motore di ricerca si trova nella directory:
''nutch/conf/nutch-default.xml'', mentre ''nutch/conf/nutch-site.xml'' specifica la vostra istanza, Le variabili interessanti sono:

* http.agent.* : la politesse, pour décrire votre robot ou bien prendre l’identité d’un autre ;

* db.fetch.interval.(default|max) : ces variables définissent le nombre de jours entre chaque passage du robot, comme vous ne pourrez pas faire le tour du web en moins de 30 jours ;-) , une bonne idée est d’augmenter ces valeurs ;
* plugin.includes : la définition des plugins pris en charge, ici vous pouvez ajouter la gestion des documents pdf, microsoft word et du protocole https.

==Avvio del motore di ricerca==
Il vostro motore di ricerca deve prima immagazzinare una notevole quantità di dati prima di poter essere utilizzato.

=Isla-espanola=

=Configurazione=
Tutti i sistemi galapagos sono derivati da Ubuntu 10.04 versione client, ad eccezione di Giant-Turtle che è una rimasterizzazione di ebox-platform, a sua olta una erede di Ubuntu 10.04 versione server.


* Il nome utente è geniolinux
* La password dell'utente geniolinux è geniolinux
* Il nome della macchina server è geniolinux-server
* NON è presente un account di root.

Essendo di fatto una versione customizzata di UBUNTU, può essere installata su disco, su chiavetta USB e su DVD. La procedura più comoda per averla a disposizione consiste nel registrarla su una chiavetta da almeno un gigabyte.

=Utilizzo presso la Direzione Generale=

Il sistema è preconfigurato per la rete di Geniodife e, può essere utilizzato, così com'è.

Per l'utilizzo in altro ambito si raccomanda di variare le impostazioni del proxy. Start->Sistema->Preferenze->Proxy di rete . Le impostazioni per la rete di Geniodife sono in ogni caso, queste:

(*) Configuraione manuale del proxy
[x] Usate lo stesso proxy per tutti i protocolli

Proxy HTTP 10.30.0.11 Porta 8080

Per un accesso alla rete interna più veloce, potete configurare anche gli host ignorati:

budget.geniodife.difesa.it
10.26.106.0/23

=Sviluppo=

Lo sviluppo dei prodotti è avvenuto utilizzando la distribuzione stessa. Per maggior comodità vengono utilizzati i seguenti strumenti:

* VirtualBox
* Ubuntu.tweak
* Remastersys

==script==
* clean (esegue la pulizia della macchina prima della rimasterizzazione)
* htp-date (sincronizzazione orario attraverso il protocollo http, utile in mancanza di una connessione internet diretta)

=BUG NOTI=

Client

* Con alcune schde di rete non funziona l'avvio via pxe di galapagos-redmont, sembra si tratti di un bug di Ubuntu;
* A volte appare il seguente errore: Errore in gvfsd-metadata;

Server
* Durante l'installazione viene creata in automatico la connessione auto eth0 impostata su dhcp, naturalmente va reimpostata e configurata per larete sulla quale la macchnia è posta;

=Versione=

La presente versione è la 10.08-05 (ovvero del 2010, agosto 5)

=Licenza=

GNU GPL versione 3 e successiva.

La GNU General Public License è una licenza libera e basata su copyleft per software e altri tipi di opere.

Potete consultare la licenza tradotta in italiano, all'indirizzo http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html

=Garanzia=

NON C'E' NESSUNA GARANZIA PER IL PROGRAMMA, PER QUANTO CONSENTITO DALLE VIGENTI NORMATIVE.

==Limitazione di Responsabilità==

IN NESSUN CASO GLI AUTORI POSSONO ESSERE RITENUTI RESPONSABILI NEI CONFRONTI DEL LICENZIATARIO PER DANNI, INCLUSO QUALUNQUE DANNEGGIAMENTO GENERICO, SPECIALE, INCIDENTALE O CONSEQUENZIALE DOVUTO ALL'USO O ALL'IMPOSSIBILITA' D'USO DEL PROGRAMMA (INCLUSI, MA NON LIMITATI A, LE PERDITE DI DATI, LA CORRUZIONE DI DATI, LE PERDITE SOSTENUTE DAL LICENZIATARIO O DA TERZE PARTI O L'IMPOSSIBILITA' DEL PROGRAMMA A FUNZIONARE ASSIEME AD ALTRI PROGRAMMI), ANCHE NEL CASO IN CUI IL DETENTORE O LE ALTRE PARTI SIANO STATI AVVISATI CIRCA LA POSSIBILITA' DI TALI DANNEGGIAMENTI.

=Cosa vi piacerebbe avere incluso?=

* apt-get remove openoffice.org-core
* apt-get remove evolution
* apt-get remove pitivi
* apt-get remove f-spot
* apt-get remove gbrainy
* apt-get remove empathy
* apt-get remove gnome-games-common
* apt-get autoremove

martedì 3 agosto 2010

Galapagos-OS

Le isole Galapagos, diedero a Darwin la possibilità di dimostrare, per quanto possibile la teoria dell'evoluzione delle specie.

Non sò quanti siano daccordo, ma ritengo che l'evoluzione dei sistemi operativi ricalchi in fondo lo stesso schema. Nell'accingermi, quindi a rilasciare l'ennesima customizzazione di una distribuzione Linux, ho voluto regalarle un nome beneaugurante.

Galapagos-OS si compone di un server e di un client, più il sistema di sviluppo.

Può essere utile in tutti uei casi in cui si abbia una rete, piccola o media da amministrare.

Inoltre, la versione client, customizzata con un tema Win7, permette agli utenti provenienti da altri sistemi operativi di accostarsi a Linux.

Il server, installato in rete, fornisce la possibilità alle macchine predisposte di eseguire il boot di Galapagos-OS attraverso l'interfaccia di rete, dando quindi la possibilità di continuare il proprio lavoro o recuperarlo quando altri sistemi operativi per problemi di virus o hardware, sono ormai andati a donne-di-facili-costumi.

L'inclusione di Clamav antivirus, Clonezilla ed OpenOffice permette di continuare a lavorare, recuperare i dati ed eventualmente reinstallare la precedente versione del sistema operativo.

Galapagos-OS come tutti gli altri esemplari della specie Ubuntu può essere facilmente configurato per essere installato da CD/DVD, chiavetta USB, disco esterno e via rete.